Il compimento è la pioggia di Giorgia Lepore

Il compimento è la pioggia di Giorgia Lepore (E/O collana Sabot/Age) è il terzo – e purtroppo per me, perché ne leggerei ancora e ancora, ultimo – capitolo della saga dell’ispettore capo Gerry Esposito. Magnifico, espiatorio, catartico come la pioggia dopo mesi di secca, questo romanzo è il più bello e il più terribile insieme, confermando la mano dell’autrice come una delle più potenti per quanto riguarda il noir in Italia.

Angelo che sei il mio custode di Giorgia Lepore

«Giorgia Lepore scava dentro di voi con le parole. Questa storia è un magnifico – e terrificante – battito del cuore…» Scrive Donato Carrisi in copertina di Angelo che sei il mio custode (collana Sabot/age di E/O Edizioni), il secondo romanzo della scrittrice pugliese che vede come protagonista l’ispettore di polizia Gerri Esposito. E per una volta non si tratta di un blurb.

I figli sono pezzi di cuore di Giorgia Lepore

Sono molte le ragioni per cui I figli sono pezzi di cuore di Giorgia Lepore è un romanzo entratomi nel cuore. L’ambientazione nella mia città con una rappresentazione, finalmente, realistica e non folcloristica; il genere che è tra quelli che leggo più volentieri, la costruzione della trama che offre diversi spunti di riflessione. Ma è innegabile che è nel personaggio principale che risiede il maggior punto di forza del romanzo, che è di Gerri che voglio continuare a seguire le tracce per parlarvene ancora.

«Il più bello dei libri lo devo ancora leggere», ma intanto… (Qual è il libro più bello letto nel 2018?)

Ma quanto sono brutti i bilanci? Non tanto, o non solo, quando le voci in passivo superano quelle in attivo, ma anche perché – pure se tutti col segno + davanti – arrivano in quei periodi dell’anno o della vita in cui, invece, si vorrebbe dimenticare, o non pensare. Oppure scatenano tempeste di malinconie, temporali di nostalgia. E quelle canaglie di aspettative… andrà meglio? Sarà peggio? Sarà, come? Sarà. Intanto è stato. E con quello che è stato, non so voi, ma io sono abituata sempre a farci i conti.