La testa mozzata di Salvatore Stefanelli

La testa mozzata e insanguinata, è quella di un cavallo che il commissario Antonio Negri vede casualmente tatuata sulla mano di un cadavere intravisto in una corsia d’ospedale una sera che si è recato a trovare un compagno ferito. La strana figura risveglia immediatamente un confuso e lontano ricordo che, tuttavia, non si dà pace di riportare a galla. È il simbolo di una setta di assassini senza nome, legata a organizzazioni malavitose trasversali (camorra, ‘ndrangheta, sacra corona, mafia internazionale) che sta prepotentemente per entrare nella sua vita e nel suo lavoro, mettendo a dura prova anche i suoi stessi rapporti personali.