Tempesta e bonaccia è un romanzo scritto da Marchesa Colombi, ambientato nell’Italia ottocentesca. All’inizio della vicenda conosciamo l’avvocato Massimo, giovane di bell’aspetto, di forza e simpatia, che ha una relazione con la contessa Vittoria, sposata, ormai da quattro anni. Fulvia è una giovane cantante di teatro, bella e affascinante, circondata da ammiratori e corteggiatori. Giorgio, amico di Massimo, è uno di questi ultimi. Per tenere lontani gli altri ammiratori e fare un favore all’amico, Massimo comincia a frequentare assiduamente l’appartamento di Fulvia, finendo però per innamorarsene.
I nuovi sentimenti spingono Massimo a rompere il rapporto illecito con Vittoria e a confessare il proprio amore alla bella cantante. Fulvia ricambia questo sentimento, che però non può andare oltre ad una semplice amicizia. Motivo? Fulvia è promessa ad un altro uomo. Guelfardo, di origini tedesche, è stato il suo maestro di canto in collegio, qualche anno prima si sono innamorati e legati in un lungo fidanzamento. Ma la freddezza e il poco slancio emotivo dell’uomo hanno allontanato il calore e la passione di Fulvia, che sente nei confronti del futuro sposo stima e gratitudine per l’aiuto passato e per la vicinanza a lei e a suo padre, ma non più amore.
Un giorno Fulvia deve andare a Roma e poi Livorno, per una tournée di spettacoli e aspetta di trovare nella prima città l’amato Massimo, con cui aveva preso accordi per un incontro. Ma Massimo ha deciso di staccarsi da lei, per non arrivare ad approfittare della sua condizione di debole donna e mancarle di rispetto nell’impegno preso con un altro uomo. La mancanza di Massimo spingerà la donna ad alcuni incontri segreti a Milano, di ritorno dal lavoro, prima di rientrare a Torino, dove la attendono il padre e il fidanzato.
La storia che leggiamo in neanche duecento pagine è una classica storia d’amore, che fa rientrare il romanzo nel genere sentimentale: tre protagonisti, due predominanti e uno in ombra. La donna che si trova a dover scegliere tra l’amore sicuro e stabile di un uomo freddo e presente e l’amore passionale, tempestoso, per il giovane impulsivo. All’inizio leggiamo il punto di vista di Massimo, successivamente l’attenzione si sposta su Fulvia, di cui leggiamo la vita e i dissidi interiori.
Una storia figlia del suo tempo, della letteratura ottocentesca, ma che sembra discostarsene per alcuni aspetti. La donna tendenzialmente doveva diventare moglie e madre e nel momento in cui si sposava doveva dedicare la sua vita alla famiglia. Fulvia, figlia di famiglia modesta aveva avuto la possibilità di studiare e imparare la musica, diventando nel presente della narrazione una grande cantante e, pur essendo fidanzata, Guelfardo non le ha mai negato la possibilità di viaggiare per l’Italia ed esibirsi. Una vita di libertà quindi per certi versi, nei teatri e nei grandi salotti, circondata da uomini e donne di diversa estrazione sociale.
Ma grande tematica del romanzo è l’amore, che può portare tempesta e bonaccia; l’amore che ha sempre spinto le donne a compiere scelte spesso contrarie alla propria libertà. Fulvia è quindi una donna indipendente in un mondo in cui le donne non era uso che lo fossero.
La stessa Marchesa Colombi rappresenta grande innovazione nel periodo: una donna scrittrice, attivista per i diritti del femminismo italiano che qui ha raccontato una storia d’amore, il legame sentimentale di una donna con due uomini e la sua scelta finale che la spingerà a dover decidere del suo futuro e della sua carriera. Un romanzo senza eroi perchè ci racconta di una donna, non abbiamo personaggi perfetti in queste pagine.
Marchesa Colombi, il cui nome purtroppo manca nelle antologie di letteratura italiana scolastiche, fa parte di un pezzo di storia letteraria che va recuperato per conoscere l’importanza e l’apporto culturale di alcune donne che se anche non si sono differenziate per aver scritto dei capolavori, hanno comunque costruito qualcosa di innovativo, già solo per essere nate femmine in un mondo declinato al maschile.
Il testo Tempesta e bonaccia è presente scaricabile gratuitamente (perchè esente da copyright) dal sito Liber Liber, ma per gli amanti del cartaceo è possibile acquistare l’edizione uscita a dicembre 2019 della casa editrice Flower-ed. Unica pecca che ho trovato un po’ fastidiosa è l’assenza di un lavoro di editing, sia per la difficoltà che può sorgere nel leggere un italiano antiquato, sia per l’assenza quasi totale del condizionale passato. Ne risulta una forma italiana desueta ed errata grammaticalmente, che crea fastidio.