Un delitto avrà luogo è uno dei dodici romanzi gialli scritti da Agatha Christie con protagonista Miss Marple. Pubblicato nel 1950, in risposta al suo traduttore giapponese che le chiedeva quali fossero le sue opere preferite, Dame Agathe inserì anche questo titolo: «È stato interessante scrivere ognuno dei personaggi e alla fine della stesura del libro mi pareva di conoscerli bene». Inoltre è tra i preferiti anche dal pronipote James Prichard.
Il 29 ottobre, nel piccolo e ordinario villaggio di Chipping Cleghorn, nella colonna annunci personali, appare uno strano messaggio:
“Un delitto avrà luogo venerdì 29 ottobre, alle ore 18.30 pomeridiane, nel villino di Little Paddocks. Si pregano gli amici di voler accettare quest’avvertimento, che non sarà più ripetuto”.
Enigmatico ed elusivo quanto basta, il messaggio non tarda a essere letto da tutto il vicinato. Inclusa Letitia Blacklock, la proprietaria di Little Paddocks, una donna di circa sessant’anni che non ha la minima idea di cosa voglia dire quell’annuncio: non l’ha pubblicato lei, e – almeno a sentir loro ‒ nessuno degli altri inquilini del villino. Con lei abitano, infatti, una vecchia e sbadata amica dei tempi di scuola, Dora Bunner, i gemelli Patrick e Julia Simmons, figli di una lontana parente, Philippa Haymes, vedova di guerra impiegata come giardiniere in una fattoria vicina, e Mitzi, la perennemente isterica cameriera profuga dell’Europa orientale. Tuttavia, Miss Blacklock non ha dubbi sul fatto che quella sera l’intero vicinato si presenterà alle porte di casa sua.
E puntuali come il destino, e ognuno con una motivazione poco plausibile ma tutti visibilmente intrigati dall’annuncio, sono diversi i vicini che poco dopo le 18.00 si presentano a Little Paddocks. Tra loro ci sono il colonnello Easterbrook e consorte, la moglie del reverendo Harmon, Mrs Swetthenam e suo figlio, le signorine Hinchcliff e Murgatroyd. Quando finalmente l’orologio scocca la mezza, le luci si spengono e una porta si apre, rivelando un uomo incappucciato con una torcia in una mano e una rivoltella nell’altra, che intima – come nella più classica delle rapine – “Su le mani!”. Gli ospiti eseguono, costernati ma anche divertiti, pensando che sia tutto parte di un gioco. Il rimbombo di due colpi di arma da fuoco nella stanza, però, chiarisce a tutti che c’è poco su cui scherzare. Intanto, la porta si richiude con un gran rumore, e il panico dilaga: poco dopo si scopre che l’uomo con la pistola giace a terra colpito a morte e che Miss Blacklock sanguina dal lobo di un orecchio, ferita di striscio. È Dora Bunner la prima a riconoscere l’uomo con la pistola: si tratta dello svizzero Rudi Schertz, impiegato al vicino hotel Royal che proprio qualche giorno prima aveva chiesto dei soldi a Letitia.
Tutti gli indizi portano a credere che si sia trattato di un tentativo di rapina finito male, ma l’ispettore Craddock, incaricato delle indagini, non pare convinto. Fortuna vuole che una certa Miss Marple, una vecchietta a cui piace ficcare il suo nasino aristocratico negli affari altrui (e se si tratta di delitti e misteri, tanto meglio) sia ospite dello stesso hotel in cui lavorava Rudi Schertz.
«L’unica e sola vecchietta terribile, la supervecchietta, la vecchietta con quattro stelle. La più in gamba di tutte le vecchiette»
Inoltre è ben raccomandata da sir Henry Clithering, ex sovrintendente di Scotland Yard e, casualmente, anche la madrina della moglie del vicario, la signora Harmon, da cui può tranquillamente farsi ospitare per qualche tempo.
«È soltanto la più grande detective che il buon Dio abbia mai creato! Un genio naturale cresciuto sul terreno adatto! […] che lavora a maglia e coltiva il suo giardino, molto più abile di qualsiasi sergente della polizia»
Emergono così tutta una serie di interrogativi: Rudy Schertz ha agito di sua spontanea volontà o è stato lo strumento di un’altra mente criminale? Cosa ha a che fare il passato di Letitia Blacklock, ex segretaria di un ricco finanziere? Chi sono Emma e Pip? Come si sono svolte veramente le cose la sera del 29 ottobre? È davvero tutto come appare oppure la realtà ha tanti aspetti quanti sono gli occhi che la guardano? Rispondere a ognuna di queste domande è non solo arduo ma soprattutto pericoloso: qualcun altro potrebbe essere in pericolo; qualcuno potrebbe morire.
Ancora una volta un delitto ha luogo a puro e semplice beneficio, e per la gioia, di Miss Marple. Che naturalmente non mancherà di dipanare la matassa e risolvere il mistero, consegnando l’assassino nelle mani della giustizia.
A cominciare dal nucleo centrale della trama – il sorprendente annuncio sul giornale – continuando per l’ambientazione, il classico villaggio pettegolo della campagna inglese, e passando per i personaggi, caratterizzati in ogni possibile sfumatura, Un delitto avrà luogo ha tutte le carte in regola per essere considerato uno dei romanzi migliori della impressionante produzione di Agatha Christie. Oltre ai sempre perfetti e imbattibili elementi di suspense, inquietudine, trepidazione, tensione e sospetto che nessuno sa rendere come la regina del giallo, troviamo una serie di motivi altamente suggestivi da approfondire.
Per cominciare, l’idea che fosse in atto, nell’Inghilterra dell’immediato secondo dopoguerra, un cambiamento molecolare nelle strutture sociali: anche nei piccoli paesi, in un villaggio pittoresco e poco esteso come Chipping Cleghorn, nessuno è più in grado di sapere veramente chi siano i propri vicini di casa (sebbene ci si illuda ancora del contrario). La guerra ha rimescolato le carte, molti hanno abbandonato le grandi città e cercano di ricostruirsi una vita altrove, ma chi può affermare con certezza la loro identità? E come la si può provare? I bombardamenti hanno distrutto anche i documenti, e la tessera annonaria è, talvolta, l’unico attestato dell’esistenza di una persona.
Inoltre, e proprio a proposito dei personaggi e della loro caratterizzazione, Un delitto avrà luogo presenta una coppia particolare, il cui rapporto saffico, per quanto non sia mai esplicitato, è immediatamente intuibile. Un’intuizione coraggiosa da parte della Christie, non credete? Altro lampo di genio è il personaggio di Mitzi, la profuga, la straniera, l’estranea sulla quale convergono tutti gli ovvi preconcetti del caso. Un po’ come Poirot. Ma se Poirot proveniva dall’Europa ancora sostanzialmente remota del primo conflitto mondiale, Mitzi è il simbolo della nuova Europa divisa dalla guerra fredda, dalla contrapposizione tra oriente e occidente, tra democrazia e dittatura bolscevica.
E poi c’è Miss Marple. Può piacere oppure no (io personalmente preferisco Poirot) ma è indubbio che in Un delitto avrà luogo la troviamo in forma più che mai, arzilla, brillante, combattiva. Il che contribuisce a dare alla storia quel giusto grado di azione che in un mistery non può mancare.