Il giardiniere dello scià e La gabbia di Cranford sono due racconti di Elizabeth Gaskell raccolti in questo piccolo libricino di cui vi sto per parlare. Uscito a luglio 2019 per la casa editrice Elliot colpisce subito per la bellezza della copertina: uno stupendo pavone in mezzo ad un giardino in cui i colori cardini sono il blu e il verde. Quello che poi attira a sfogliarlo è leggere il nome dell’autrice, Gaskell (che gli amanti della letteratura inglese per lo più conoscono e amano, in quanto autrice del romanzo Nord e sud) e il prezzo piccino: solo 5 euro.
Per tutte queste ragioni, appena mi è capitato per le mani qualche settimana fa, l’ho subito acquistato. Che sia stata una scelta azzardata? Mah! Diciamo che, probabilmente, la Gaskell si riesce ad apprezzare meglio nei romanzi piuttosto che nei racconti. D’altronde il libretto che ci troviamo per le mani raggiunge a malapena le 40 pagine. Ma veniamo alla trama.
Ne Il giardiniere dello scià abbiamo il resoconto dell’attività svolta da un uomo inglese come giardiniere dello scià di Persia. In circa venti pagine viene narrata un’esperienza lavorativa durata meno del previsto, la scoperta di abitudini diverse da quelle conosciute in occidente dal giardiniere. Per esempio quest’ultimo, quando gli capitava di trovarsi in presenza delle donne dello scià o della sovrana (che viene descritta come donna capricciosa e crudele) veniva circondato dalle guardie che lo guidavano dove doveva andare, in maniera che non entrasse in contatto con loro. Il racconto si conclude dando l’impressione di essere solo una sequela di informazioni, come una serie di appunti su un quaderno.
La gabbia di Cranford è un ritorno nella cittadina immaginaria di Cranford, dove ritroviamo le stesse protagoniste del romanzo omonimo (che avevo recensito QUI). Protagonista del racconto è una gabbia, dono di Mary per la signorina Pole. Mary infatti aveva chiesto alla signora Gordon di portare da Parigi un dono per la sua amica: immaginava le avrebbe mandato un cappello, qualcosa di particolare e alla moda francese. Invece in una lettera viene nominata una gabbia. Dal momento che la signorina Pole possiede un pappagallo, pensa che la gabbia sia per lui e lei e Mary iniziano a fantasticare su dove appenderla, su quanto sarà bello Polly-cacatua nella sua nuova casa. Grande sorpresa coglierà le due donne quando questa fantomatica gabbia arriverà: infatti sarà troppo grande e senza fondo per un uccello…la gabbia che la signora Gordon ha spedito è infatti una gabbia per donne, da indossare sotto ad ampi vestiti, ultima moda francese.
Diversamente dal primo racconto, questo regala un sorriso in più per la situazione divertente a cui ci troviamo ad assistere: la sorpresa e lo sgomento delle donne alla scoperta del vero utilizzo del regalo e la conclusione sembrano quasi una gag comica.
Alla fine della lettura rimangono una sensazione di inconsistenza e l’idea che quella mezzora impiegata forse poteva essere spesa meglio. Insomma… Il giardiniere dello scià e La gabbia di Cranford di Elizabeth Gaskell non è stato promosso.