«La cultura non contempla frontiere o linee divisorie, la cultura i confini li salta. Supera divisioni, frantuma muri, balza dall’altra parte. Per creare. Come fa il lettore del “contro-romanzo” di Julio Cortázar, grande maestro del Novecento, libro sconfinato e invito alla ribellione, alla fuga e all’avventura, perché costruito in modo che chi legge possa scegliere dove andare attraverso le pagine, da leggere oppure scartare. È Il gioco del mondo, una delle opere più felici e influenti degli ultimi cinquant’anni, titolo e tema scelti per questa 32° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.»
Ormai ci siamo. Il momento più atteso da tutti i lettori, l’esperienza che ognuno di noi desidera fare almeno una volta nella vita – più di un fantasmagorico viaggio a New York, Parigi o Bora Bora – è arrivato: Il Salone Internazionale del Libro e dell’Editoria ri-apre i battenti al Lingotto di Torino da domani e fino a lunedì 13 maggio. Che tutti gli amanti dei libri anelino al grande SalTo almeno una volta nella vita è un dato di fatto: circondati da libri per una superficie di metri e metri quadrati (eccetto 10), le nostre case editrici preferite, gli incontri con gli autori, i reading, gli incontri professionali, è davvero un sogno, il paese delle meraviglie, la fabbrica di cioccolato di Willi Wonka.
Chi ama leggere vuole essere al Salone e, se ne ha possibilità, ci sarà nonostante le polemiche e gli inviti all’Aventino: l’Aventino, ricordiamolo, non ha funzionato una volta, nel 1924, e non funzionerà adesso. Ci sono molti modi per prendere posizione: il migliore è essere in prima linea, sempre. Dimostrare che dinanzi ai minacciati rigurgiti di chi la Storia ancora non l’ha digerita correttamente, non arretriamo, non boicottiamo la più importante manifestazione editoriale italiana, anzi la supportiamo in nome della libertà: libertà di andare alla scoperta del fantastico gioco del mondo.
Il gioco del mondo è il motto del SalTo di quest’anno. Forse non è un caso: il mondo non è un gioco ma ha le sue regole e per poter partecipare bisogna conoscerle. Il Salone offre anche questo: un importante insegnamento delle regole del gioco per stare al mondo nella maniera più onesta possibile, soprattutto in questa stringente contingenza storica.
In particolare, cosa dobbiamo aspettarci quest’anno dalla più grande fiera del libro italiana? Per una guida approfondita, precisa e soprattutto molto divertente (una delle regole del gioco del mondo è anche questa: si impara meglio col sorriso) su cosa fare o non fare, il galateo del buon lettore in visita al Salone e tanto altro la trovate qui, in questo accurato articolo del duo Marco & Davide, ovvero i Radicalging.
Per quanto riguarda il programma, quello intero è presente sul sito del Salone, e sì… può essere scomodo spulciarselo tutto. Se non ci siete tutti e cinque i giorni basterà inserire nei campi di ricerca il giorno in cui sarete presenti; se vi interessa un evento o un incontro particolare, inserite il nome come parola chiave. Oppure seguite i percorsi, utile per gli incontri a tema e per i professionali:
Spagnolo, lingua ospite (scrittori, libri e culture di una lingua ospite). Scrittori dal mondo (tutti gli ospiti stranieri da Camilla Lackberg a Jumpha Lahiri). Bookstock Village (il luogo per una nuova generazione di lettori). Il prossimo passo (il mondo per una nuova quotidianità sostenibile). Festa Mobile (Letture e Lezioni per promuovere la lettura). L’età ibrida (la scienza in un mondo in trasformazione). Solo noi stesse (racconti di donne sulle donne). Il tempo ritrovato (cosa resta oggi del passato). Questo è un uomo (sofferenze e ingiustizie tra memoria e attualità). Le lingue in cui viviamo (parlare bene, scrivere bene). Anime arabe (uno sguardo all’altra sponda del Mediterraneo). Book to screen (dal libro al video e ritorno). Mondi immaginari (un omaggio alle forme del fantastico). Europa Anno Zero (nell’anno delle elezioni, il nostro continente). Democrazie allo specchio (il popolo e l’esercizio del potere). Pop Cult (chi lascia un segno nell’immaginario). Giallo Noir (il racconto della realtà attraverso le sue ombre). Il mondo a figure (fumetti, graphic novel, fotografia, arte). Paesaggio italiano (una scelta dall’ultima stagione letteraria). Racconti di sport (l’epica delle vittorie e delle sconfitte). Il mondo, ma che razza di gioco è? (i temi del Salone raccontati ai ragazzi). Libreria Della Poesia (La Più Nobile Delle Forme Di Scrittura) Marche Regione Ospite (Scrittori E Storie Dalla Regione Plurale) Proposte Degli Espositori (Nuove Uscite E Autori Di Catalogo) Spazio Piemonte (Libri E Storie Della Regione Che Ospita Il Salone) Spazio Torino (La Città Del Salone, Nel Salone) S.A.G.A. (Lo spazio per gli adolescenti e i giovani adulti). Educare Alla Lettura (Insegnare Il Piacere Di Leggere: Corso Per Docenti E Bibliotecari) Piccoli Lettori (Al Salone Con I Tuoi Genitori) Mestieri Del Libro (Editori, Librai, Bibliotecari E Tutte Le Professioni Dell’editoria) L’autoreinvisibile (Segreti E Consigli Per Traduttori).
Sembra semplice, vero? Non lo è. Perché quest’anno hanno sì ampliato gli spazi (forse troveremo più posto per sederci e riposare i nostri lombi e i piedi massacrati dai chilometri macinati) senza rinunciare all’iconica Torre di Libri rigorosamente di poliestere, un po’ kitsch ma volete mettere che sfondo per le vostre foto profilo sui social? Roba che la Statua della Libertà e la Tour Eiffel scansateve… Sono stati introdotti ben due ristoranti terrazzati e uno spazio di street food di qualità firmato Eataly, Rossopomodoro e Gelaterie Guido Gobino, ma hanno anche stratificato gli eventi a più non posso e senza dare in dotazione il necessario kit dell’ubiquità, con teletrasporto e pippe voli mentali alla Bran Stark aka Corvo con tre occhi. Come fare? Ve lo dirò quando lo scoprirò, ma un’idea è dividersi i compiti tra amici e colleghi: qui fare rete – umana – è necessario.
Di seguito vi presento alcuni eventi scelti tra quelli che sia io che Lydia ci siamo segnate in agenda.
GIOVEDÌ: Il Salone si apre con l’incontro dedicato a Giulio Regeni, cittadino del mondo: all’Arena BookStock, alle 10.30 Alessandra Ballerini, Giuliano Foschini, Claudio Regeni, Paola Regeni, Marino Sinibaldi parleranno di una ricerca che non si è ancora conclusa, quella della verità per Giulio Regeni. «Anche se non hanno mai smesso di cercare, a 3 anni dalla scomparsa, c’è solo una storia che Paola e Claudio Regeni possono raccontare: quella del giovane uomo dietro il fatto di cronaca internazionale. I genitori ricordano chi è stato Giulio, il suo lavoro da ricercatore, l’amore per l’Egitto e i desideri che aveva per il futuro suo e del mondo».
A seguire, in Sala Oro, alle 11.00 si terrà la Lezione Inaugurale a cura di Fernando Savater: Che cosa accomuna i cittadini europei? Un certo modo di intendere la democrazia? Un particolare riguardo verso valori umani non negoziabili? La letteratura, l’arte, la filosofia? O il modo in cui si guarda all’idea di comunità? Uno dei pensatori più importanti degli ultimi decenni prova a tracciare un identikit del nostro continente in un suo momento di crisi.
Alle 14.00, rispettivamente in Sala Oro e in Sala Rossa, Samantha Cristoforetti e Valerio Massimo Manfredi presentano i loro ultimi libri: Diario di un’apprendista astronauta (Cristoforetti, La Nave di Teseo) e Sentimento Italiano (Manfredi, Sem).
Alle 16.00 in Sala Azzurra, Rossella Pastorino presenterà Idda (Rinaudi) di Michela Marzano: il ritratto indimenticabile di due donne che, pur appartenendo a mondi diversi e lontani, trovano inaspettatamente l’una nell’altra ciò che avevano perduto. Un appassionato romanzo sull’identità, la memoria, la potenza carsica delle relazioni. Alle 17.00 in Sala Rossa si continua con Paolo Rumiz che presenta: Il filo infinito. Viaggio alle radici dell’Europa (Feltrinelli) in contemporanea con l’omaggio a Maro Rigoni Stern a cura di Eraldo Affinati in Sala Granata.
Alle 18.00 in Sala Oro Fabrizio Gifuni evoca due scrittori formidabili: Julio Cortázar e Roberto Bolaño, diventando l’uno e l’altro e dando vita a uno spettacolo impossibile da dimenticare, mentre alle 18.30 un altro attore e regista, Pif, presenterà il suo …che Dio perdona a tutti (Feltrinelli): un’opera divertentissima che ci costringe a riconsiderare i legami tra gli uni e gli altri e il senso profondo delle parole solidarietà, uguaglianza, verità.
VENERDÌ: Alle 17.00, in Sala Granata, Adelphi editore presenterà il suo omaggio a Simenon, mentre alle 17.30 si festeggeranno i cinquant’anni di Sellerio in Sala Oro. Alle 18.00 al Caffè dei Lettori Serena Auci presenta I Leoni di Sicilia (Editrice Nord), mentre in Sala Ciano alle 19.30 Il Premio Calvino ci farà conoscere i suoi finalisti pubblicati tra un’edizione e l’altra, dando la parola sia a loro che agli editor che li hanno scelti.
Venerdì sarà anche il giorno di Alessia Gazzola che alle 15.30 presenta Lena e la tempesta (Garzanti) in Sala Viola: un nuovo romanzo e l’incontro con Lena, una protagonista esemplare in cui i lettori potranno identificarsi e affezionarsi. E poi Luis Sepúlveda che, introdotto da Francesco Pacifico, parlerà di Sogni e incubi del Sudamerica (ore 18.00 – Arena Robinson) e Alessandro Baricco in Sala Oro alle ore 19.00 per il suo Game Over
SABATO 11 sarà forse il giorno in cui oltre all’ubiquità servirà anche una consolidata capacità di tele trasportarsi per poter essere ovunque e subito.
Si incomincia alle 10.30 in Sala Oro con Alberto Angela che presenta Cleopatra (Harper Collins). Ore 12.00, uno degli eventi già sold out: JD SALINGER, MIO PADRE. E HOLDEN CAULFIELD. Incontro con Matthew Salinger in occasione del centenario della nascita dell’autore (In Sala Azzurra). Alle 13.30 Anna Premoli intervista Felicia Kingsley in occasione dell’uscita di Due cuori in affitto (Newton Compton) al Caffè Letterario: il romanzo rosa salverà l’editoria? Lo scopriremo alle 15.00 quando le autrici Newton Compton saranno schierate allo stand della casa editrice per il firma copie, prima del mega-gioco presso l’Arena BookStock CHI VUOL ESSERE LIBRIONARIO: Quanto conosci la letteratura? Per festeggiare i suoi 50 anni, Newton Compton invita a partecipare al gioco a premi per lettori di tutte le età, una sfida divertente con in palio 100 libri per il vincitore.
Stessa ora, 17.30, per uno degli eventi più attesi, forse perché più unico che raro: Sophie Kinsella e Jojo Moyes dialogheranno tra loro e con il pubblico in Sala Oro (attenzione spoiler: da questo incontro verrà fuori un regalo per i lettori del blog :-p). Contemporaneamente Chiara Marchelli presenterà La memoria della cenere (NNEditore) in Sala Bronzo e Nadia Terranova dialogherà di Addio Fantasmi (Einaudi) in Sala Bianca con Michela Marzano. (Solo) mezzora dopo, alle 18.30, in Sala Indaco Paola Cereda parlerà invece del suo Quella metà di noi (Giulio Perrone Editore).
DOMENICA 12 (se sarò ancora viva) dopo il successo del Commissario Ricciardi a Fumetti continua il sodalizio con Maurizio de Giovanni e la sorprendente interpretazione a fumetti de I Bastardi di Pizzofalcone a cura di Sergio Bonelli Editore (ore 10.30 in Sala Bianca) mentre in Sala Internazionale ci sarà T.N. Logan a parlare del suo 29 secondi (La Corte Editore). Alle ore 11.00 in Sala Oro Massimo Recalcati spiegherà cosa intende con La notte del Getsemani (Einaudi). Alle 13.30 la Bao Publishing schiererà la sua squadra al gran completo in occasione dei dieci anni della Casa Editrice: Capitan Artiglio, Daniel Cuello, Michele Foschini, Alberto Madrigal, Caterina Marietti, Leo Ortolani, Radice e Turconi.
Alle 15.30, in occasione della presentazione de L’invenzione occasionale di Elena Ferrante (Edizioni e/o) in Sala Oro Saverio Costanzo, Tiziana de Rogatis, Goffredo Fofi, Alba Rohrwacher, discuteranno di uno dei più grandi successi editoriali della letteratura italiana nel mondo, diventato una serie tv di pari successo, proprio nei giorni in cui esce in libreria la raccolta degli interventi che Elena Ferrante ha tenuto nella sua rubrica settimanale sul Guardian.
LUNEDÌ: alle 10.30 c’è Beatrice Masini autrice di Le amiche che vorresti e dove trovarle (Giunti) e Storia di May Piccola Donna (Mondadori) in Sala El Dorado. E tanto altro ancora con il Salone Off.
Una opinione su "Salone del Libro di Torino: cosa fare e perché andare"