Articolo a cura di Antonella Di Martino
Storia di due cani di Doris Lessing (Feltrinelli Zoom) è un gioioso delirio. Ho apprezzato molto questo racconto pubblicato solo in formato eBook, un gioiellino imperdibile perché dimostra in breve e gradevolmente quanto possa essere difficile, preziosa e profonda la semplicità.
Nella scrittura si parla talvolta di semplicità come se non fosse un valore aggiunto, equiparandola con la povertà o la banalità, che sono tutt’altra cosa. In altre occasione, si confonde la semplicità nello stile letterario con quella esperita nel campo di un’altra arte, la cucina, dove un piatto che richiede poco lavoro può essere comunque un ottimo piatto. No, la semplicità narrativa è un piatto che richiede una lunga elaborazione, un lavoro minuzioso, simile alla lavorazione dei gioiellieri o degli orologiai, dove i minuscoli ingranaggi, le gemme e i fili d’oro devono essere limati e selezionati e intrecciati insieme fino a formare un organismo ben funzionante.
Il cagnolino Jock ha bisogno di un compagno, prima che diventi una “femminuccia”, deviato dalle continue attenzione della madre del suo padroncino, che lo tratta come un cucciolo umano. E chi meglio di Bill, cucciolo nato da una cagnetta di buona famiglia e da un ridgeback inselvatichito? I due animali trovano subito una profonda sintonia, ma potrà Bill adattarsi alla vita in casa, o la sua natura selvatica avrà la meglio? Vincerà ancora una volta il richiamo del Wild? In spregio alle possibili conseguenze, un legame indelebile accompagnerà i due animali sino alla morte.
Questo racconto è categorizzato come “rosa”, ma è molto di più: è una storia di amicizia e formazione canina, strutturata con un’armonia rara, ricca di spunti di riflessione. Trama, emozioni e immagini sono mostrate piuttosto che raccontate, ambientate in un’Africa illustrata con raffinatezza, un’Africa talmente intensa che si definisce anch’essa come personaggio, con la sua storia e il suo carattere, che si svelano dai colori della vita che brulica nelle sue ampiezze.
Si tratta di un testo breve, denso, dalla sintesi armonica, ricco di spunti di riflessione. Uomini e cani: come vivono insieme? Come si influenzano a vicenda? Abbiamo la possibilità di capirli o riusciamo soltanto a proiettare la nostra umanità su di loro? Quanto sono simili a noi? Sono innocenti o amorali o possiedono una loro moralità, intrisa di emozioni e sentimenti simili ai nostri? Per quali motivi spesso li giudichiamo migliori di noi? Cani e cani, come i protagonisti del racconto: come funzionano l’amore e l’amicizia tra animali, vicino e lontano da noi bipedi? Qual è la distanza che separa la cultura dagli istinti?
«Raggiunsi Bill e mi sedetti accanto a lui e gli misi un braccio attorno al collo, come avevo fatto tanti anni addietro con sua madre, prima di rapirle il suo unico cucciolo. Bill appoggiò il muso sul mio braccio e guaì, o meglio, pianse. Poi sollevò di nuovo il capo e risprese a ululare…»
La scrittura di Doris Lessing è superba, come sempre, e nella nuova collana Zoom, di Feltrinelli, costa poco o niente: un’occasione da non perdere.