Un’altra chicca trovata all’ultimo Salone Internazionale del libro di Torino, e che vorrei illustrarvi oggi, sono state le Imbustastorie, progetto editoriale nato dalla collaborazione tra Abe Editore e La bottega dei Traduttori.
Abe Editore è una casa editrice indipendente che fa della lettura una esperienza sensoriale a 360 gradi, con una cura dei dettagli raramente riscontrata altrove e che si riflette nell’attenta selezione dei testi, nella «struttura dell’impaginazione, revisione del testo, elaborazione grafica della copertina, scelta della carta, nulla è lasciato al caso».
«Grazie ad essa, chi legge mette in allerta tutti i suoi sensi.
Il tatto – le dita accarezzano le pagine e “sentono” la consistenza e la grana del materiale di cui sono composte;
L’udito – il rumore della carta nelle pagine fruscianti che vengono sfogliate;
L’olfatto – perché il profumo di un libro, nuovo o vecchio che sia, è imbattibile;
La vista – gli occhi scrutano ogni segno impresso dal tempo, dall’inchiostro, dallo scrittore stesso;
Il gusto – … beh, certo la carta non è commestibile… ma se si accompagna la lettura sorseggiando una tazza di cioccolata o di thè caldi, siamo sicuri che anche l’ultimo senso verrà soddisfatto (e anche l’umore potrà giovarne!)»
La bottega dei traduttori, invece, nasce nel 2016 da un’idea di Annarita Tranfici ed è una community di traduttori che si presenta come «una macchina sempre in corsa, la nostra benzina è la nostra passione (per i libri e per la traduzione)».
Dall’unione di queste due realtà giovani, dinamiche, intelligenti nascono appunto le Imbustastorie, un progetto concepito per far conoscere e apprezzare in maniera autentica e innovativa, fiabe, storie e leggende di varie parti del mondo e finora inedite o poco conosciute dal pubblico italiano.
Al momento sono disponibili le Favole del Giappone, le Favole Provenzali, le Favole Spagnole, i Racconti Catalani, le Leggende Polinesiane, Racconti e leggende brasiliane, e le Favole Africane. Un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso letture brevi ma senza tempo, affascinanti, e con quel pizzico di fiabesco che fa viaggiare con la mente, spalancando orizzonti inesplorati.
Personalmente al Salone ho preso le Favole Giapponesi, quelle Provenzali e quelle Spagnole (queste ultime confluite poi nel “bottino” del giveaway post Saloon appena concluso).
Ogni Imbustastoria si presenta come una busta da lettera dal sapore un po’ vintage e un po’ retrò, quelle buste di carta pergamenata, per intenderci, alle quali, forse, non siamo più abituati… seppure le abbiamo mai conosciute in questa epoca virtuale fatta di messaggi che viaggiano via etere, senza francobolli e cassette postali ma nel semplice e anche un po’ prosaico battere di un click.
All’interno si trovano tre favole tratte dal folklore locale del paese di provenienza vergate su carta anticata e impreziosite da bellissimi disegni a colori, una grafica minimale e raffinata, più una meravigliosa cartolina che rappresenta la sintesi per immagini delle storie raccontate e che può essere incorniciata diventando un bellissimo ricordo di un viaggio compiuto senza bagagli ma con tanto amore e immaginazione. Un altro contenuto, a mio parere importantissimo è il biglietto con la scheda biografica dell’autore e del traduttore.
Sicuramente si tratta di un prodotto editoriale originale, perfetto per gli amanti di una lettura un po’ meno di consumo e più raffinata, in cerca di originalità e ricercatezza, ma anche per un regalo semplice, elegante e con quel tocco di magia che rende la vita più preziosa e leggera.
Nelle mie Imbustastorie ho trovato (nelle Favole Provenzali) i racconti de La capretta del signor Segun, Il segreto di mastro Cornille, e L’Arlesiana di Alphonse Daudet. Dall’Arlesiana, peraltro, è stato tratto l’omonimo melodramma di Bizet che è tra le opere preferite da mio padre (e che ora mi obbligherà a vedere…).
Delle Favole Giapponesi invece fanno parte Il fiore della peonia, Verde Salice e Il Flauto opere che si rifanno alla mitologia giapponese, spesso tramandate oralmente, e capaci di immergere il lettore in quell’atmosfera particolare e poetica che rappresenta il fascino dell’oriente.
«La luna è una donna che si strugge d’amore, ma avete mai visto sua sorella che è più indistinta, triste e bella di lei?»
«Chi è la sorella della luna?» chiesero le altre dame. «Venite a vedere,» disse Aya. Detto ciò, le attirò lungo i sentieri del giardino fino al laghetto, dove danzavano le lucciole e le rane cantavano armoniosamente. Tenendosi per mano a vicenda, le ragazze guardarono nell’acqua e tutte osservarono la sorella della luna, ridendo dolcemente»
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Il Fiore Della Peonia
L’incanto di queste Imbustastorie è stato tale che, ça va sens dire, ora le voglio collezionare tutte, anche perché a fronte di tanta bellezza il prezzo è davvero piccolo (3,50 €).
Peraltro durante il Salone lo staff di Abe Editore è stato gentilissimo con noi blogger: ci ha persino “appiccicati al muro”. Metaforicamente, intendo. Con uno scatto che ferma un momento di grande condivisione.


L’ha ribloggato su La bottega dei traduttori.
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