Dunanuda di Marco Lux

 

A cura di Antonella Di Martino

Il sole e il mare, ingredienti scontati ma necessari. La dolce pigrizia delle spiagge. La vegetazione prepotente, i suoi profumi che stordiscono, i suoi colori che commuovono. Le infinite sfumature della fauna umana. La calda vicinanza delle coste africane. La sensualità delle dune che “nude e sinuose, ricordano le anse i dossi e le curve dei corpi femminili”.

La scrittura appassionata e visiva di Marco Lux accende di immagini suggestive la sua isola, la stessa in cui è ambientato il romanzo: Dunanuda (Lulu) si svolge a Gran Canaria, che non dista troppo dal nostro Mediterraneo, ma si trova lontana dall’ipocrisia della nostra vecchia penisola. L’isola splende di bellezza e può vantare un clima invidiabile, ma non è paradiso facile: immaginiamo piuttosto un territorio ricco di spazi liberi che pretende molto e offre altrettanto, soprattutto a chi cerca una bella vacanza o un luogo in cui vivere meglio.

 Sono tanti i personaggi che popolano questo noir arricchito da venature fantastiche, e ognuno di loro insegue un desiderio particolare. Il personaggio principale cerca la vendetta ma non si identifica con questo scopo, è una figura a tutto tondo che nasconde un insieme complesso di ricordi e di motivazioni. La trama principale s’intreccia armoniosamente con quelle parallele, storie d’amore e di morte che ampliano l’orizzonte narrativo. Qua e là l’autore ci sorprende con deliziose trovate scenografiche, che donano all’insieme un gusto particolare:

“Fu allora, nella quiete totale, che iniziarono a scendere dall’alto quelli che in lontananza sembravano pezzettini di carta, coriandoli quasi, ma che poi, avvicinandosi al suolo, si mostrarono nel loro essere petali, prima, e poi fiori interi di ogni tipo e colore.”

La narrazione non manca di vitalità, quindi il libro si legge volentieri anche se dialoghi e scrittura non brillano per fluidità e la suspense non ingrana come dovrebbe. In compenso, l’autore affronta e racconta con semplicità disarmante anche storie molto “forti”, senza giudicare e con una gradevole leggerezza, che non è superficialità, ma contribuisce a rendere interessante l’insieme.

Questo breve romanzo ha tanto da offrire; oltre alla vivacità e alla delicatezza delle descrizioni ci sono momenti di introspezione tessuti con rara efficacia. Divertente il cameo in cui l’autore si inserisce nella sua fiction:

«Io vivo a Gran Canaria ma ero a Carrara, in visita ai miei. Ci vado una volta a settimana, non di più». Replicò lui che specificò poi di essere titolare di un negozio di abbigliamento maschile ubicato a Playa del Inglés.

Titolo: Dunanuda

Autore: Marco Lux

Pagine:164

Costo: 14,50

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